
Fratelli d’Italia all’attacco sull’installazione davanti a Santissima Annunziata. La sinistra insorge: "Odiano i deboli". E Santarelli: "Il Comune si giustifichi".
di Niccolò Gramigni
Sta facendo parlare il progetto artistico ‘Eldorado, nascita di una nazione’, un’installazione temporanea sulle porte della basilica di Santissima Annunziata in occasione del Capodanno fiorentino, inaugurata dall’arcivescovo, Gherardo Gambelli. Si tratta di un progetto che torna a dopo aver fatto tappa in moltissime chiese italiane, da Lampedusa a Venezia, da Genova a Palermo, da Parma a Napoli. L’arcivescovo parla di "messaggio di di fraternità e di accoglienza. Sono le coperte d’emergenza che spesso vediamo avvolte addosso a uomini donne e bambini salvati dai viaggi della speranza, ai senza fissa dimora che vivono in strada, agli sfollati, a chi in generale viene soccorso. Sono così simbolo di cura e attenzione, un abbraccio per chi soffre".
Ma l’installazione dal punto di vista politico divide. La polemica parte dai consiglieri di Fdi Alessandro Draghi e Giovanni Gandolfo: "La deriva immigrazionista della sinistra cittadina oggi, nel giorno del capodanno fiorentino, ci ‘regala’ la porta di una delle più importanti basiliche della città, fasciata con coperte termiche – dicono gli esponenti Fdi -. Sul piano politico e anche artistico, mettere le coperte termiche su una chiesa è, oltreché irrispettoso, una schifezza anche estetica. Se proprio si vuole fare una provocazione artistica - aggiungono -, si costruisca in un luogo del centro, lontano da luoghi di culto, un’installazione, ma fatta con fogli di via".
Stizzita la replica di Sinistra Progetto Comune affidata al capogruppo Dmitrij Palagi e alla già consigliera comunale Antonella Bundu: "Fdi confida di conquistare anche il Vaticano e le gerarchie ecclesiastiche – sottolineano Bundu e Palagi -. Se la prende con chiunque provi a non odiare le persone in difficoltà. Ci sembra evidente, da come si pongono, che a loro piaccia il potere costruito sulla disumanità. Le coperte termiche sono brutte? Facciamole griffate". Polemica da ogni parte. Per Luca Milani del Pd, "le installazioni artistiche e gli intellettuali in generale, servono a scuotere le coscienze, a rendere noto quello che il potere di turno vuole celare".
Secondo Caterina Arciprete di Avs-Ecolò l’installazione "vuole essere un messaggio di accoglienza lanciato dalla chiesa cittadina". Il consigliere di Noi Moderati Luca Santarelli chiama in causa l’assessore alla cultura, Giovanni Bettarini: "Arte e cultura sono concetti da secoli aperti alle più ampie definizioni. Un’amministrazione della città culla del 70% del patrimonio rinascimentale del mondo, dovrebbe giustificare la scelta degli artisti e delle opere che oggi costituiscono secondo il pensiero comune una bruttura assoluta dei nostri luoghi".
Per Cecilia Del Re le parole di Fdi "mancano di rispetto non solo verso un’opera artistica, ma anche verso un tema, quello dell’immigrazione e delle storie disumane".